RCT per tutelare il proprio patrimonio

Lo sapevi che il 62% circa degli italiani ha dichiarato che dovrebbe richiedere un prestito bancario o ricorrere alla famiglia o agli amici per affrontare una spesa di €5000?

Secondo una delle ultime indagini Ipsos, più di 1 italiano su 3 risparmia per tutelarsi personalmente dai rischi futuri. Quello che potremmo definire come “autoassicurazione”: metto da parte ogni anno dei soldi, così se faccio un danno a qualcuno potrò risarcirlo. Motivazione lodevole e condivisibile… Peccato però che non sempre quello che viene risparmiato è sufficiente per risarcire i danni.

Facciamo qualche esempio per capire meglio. Proviamo a pensare se la tua autoassicurazione basterebbe se accadessero questi 3 episodi:

  • Sei al centro commerciale e sbadatamente urti col carrello dei televisori, facendoli cadere e rompendoli… Il proprietario del negozio ti chiederà di pagarglieli. Se i TV caduti fossero più di due e tutti di ultima generazione dal costo di 8/10.000€, basterebbe la tua autoassicurazione?
  • Vai a fare una biciclettata nel parco e involontariamente urti un signore anziano… Quel signore ti chiederà di risarcirgli le spese mediche sostenute. Se invece che rompersi solo un braccio, rimanesse gravemente invalido o ci rimettesse la vita e gli eredi ti chiedessero centinaia di migliaia di euro di risarcimento, basterebbe la tua autoassicurazione?
  • Se un tubo dell’acqua della tua abitazione si rompe e filtra al piano di sotto al tuo, e appeso alla parete su cui è scesa l’acqua ci fosse un quadro del valore di 40.000€, basterebbe la tua autoassicurazione?

Se la risposta è NO, mi dispiace ma SEI NEI GUAI! I danneggiati, infatti, non saranno minimamente impietositi dal fatto che non hai soldi a sufficienza per risarcirli, ma faranno anzi tutto il possibile per ottenere quanto gli spetta, e potrebbero anche ottenere dal giudice che tu venda i tuoi beni per recuperare la somma necessaria. Sarebbe un vero peccato dover vendere la propria casa, i propri gioielli, i propri beni di lusso, oppure avere urgenza di uscire dai propri investimenti per recuperare un po’ di liquidità per risarcire il danno provocato

Come proteggersi quindi dalle situazioni di cui siamo civilmente responsabili?

Fortunatamente esiste l’ASSICURAZIONE, cioè un modo che ti permette di far fronte alle richieste di risarcimento da parte di altri soggetti (cosiddetti “terzi”) senza dover metter mano al portafogli; in questo modo sei libero di destinare quelle somme ad altri progetti, di usarli per acquistare quello che più ti piace o per goderti qualche momento di svago. Si tratta di uno strumento con cui puoi trasferire il rischio di dover spendere tanti soldi – o addirittura rovinarti economicamente – per risarcire un danno causato: la polizza di Responsabilità Civile Terzi (detta anche RCT).

Questo tipo di soluzione assicurativa protegge il patrimonio dell’assicurato e copre in situazioni differenti: dalla vita privata (ad esempio il capofamiglia per danni causati dai propri figli o dai propri animali domestici) a quella professionale (per danni causati durante lo svolgimento delle proprie attività lavorative). Il riferimento legislativo relativo a questo tipo di responsabilità è l’articolo 2043 del Codice Civile, secondo cui: “Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”.

La copertura RCT permette dunque di tutelarsi da tutte quelle situazioni che, a seguito di un danno involontariamente provocato a terzi, intaccano il proprio patrimonio. Il suo funzionamento è molto semplice: tu paghi un importo (c.d. premio) annuo, e in caso di danni ad altre persone, sarà la tua compagnia assicurativa a risarcire il danneggiato, mentre tu non dovrai sborsare un solo euro. In parole più semplici, non sarà più “chi rompe paga”, ma “TU ROMPI, L’ASSICURAZIONE PAGA”.

Quali sono i danni contemplati dalla polizza RCT?

La Responsabilità Civile è una assicurazione a favore di se stessi e non di terzi, in quanto pensata per tutelare il patrimonio di chi sottoscrive il contratto, ed è una polizza contro i danni, ovvero contro la diminuzione dei beni dell’assicurato in caso di richieste di risarcimento. Il danno in particolare è un aspetto centrale, ed è quindi indispensabile conoscerne i lineamenti giuridici.

  • Il danno a COSE  che può essere totale o parziale – prevede un risarcimento tale da poter sostituire o riparare l’oggetto danneggiato oltreché a compensare il suo mancato utilizzo e la diminuzione del suo valore;
  • Il danno alle PERSONE (si intende l’invalidità temporanea, permanente o il caso peggiore/morte);
  • Il DANNO PATRIMONIALE, che è individuabile nei danni inferti alla sfera patrimoniale del soggetto: si distingue tra danno emergente (il danno attuale) e lucro cessante (danni futuri, mancato guadagno, perdita di opportunità);
  • Il DANNO non PATRIMONIALE, che riguarda infine la sfera psichica di chi lo subisce. Tale fattispecie prevede, ai fini del risarcimento, che tale danno sia determinato da fatto illecito perseguibile penalmente dalla legge. 

Alcuni casi di esclusione dall’assicurazione

Quando si sottoscrive una polizza, come per ogni contratto, è importante conoscere tutte le clausole e i margini di applicabilità. Nel caso specifico, è importante sapere quali sono i cosiddetti “terzi” esclusi da tale assicurazione:

  • Tutti i parenti o affini e coloro che si trovano nella condizione di convivente dell’assicurato come il coniuge, il convivente, i figli, i genitori ecc.
  • I soci di S.r.l., gli amministratori, i legali rappresentanti e i loro familiari.

L’assicurazione di responsabilità civile verso i danni a terzi NON è applicabile per quei rischi che normalmente sono coperti da altri tipi di polizze, come ad esempio la RCauto. Un’altra esclusione può riguardare il territorio di applicabilità, difatti alcune zone geografiche non sono sempre coperte da tali tipi di polizze (in genere le esclusioni più frequenti riguardano gli USA, il Canada e il Messico). La polizza di RC Terzi (cosiddetta anche “del Capofamiglia”) invece è valida in tutto il mondo.

RCT: la polizza dedicata al CAPOFAMIGLIA

Molti credono che la Responsabilità Civile sia una tutela che riguarda solo il settore auto/veicoli. Invece la RC Terzi è una tutela molto importante per la vita quotidiana. Ecco perché ed altri esempi:

  • Tuo figlio che gioca ai videogame a casa di amici e rompe il televisore 4K da 60 pollici in salotto… un giocattolo o un vaso che cade giù dal balcone e danneggia la carrozzeria di un’auto parcheggiata… il tuo cane che decide di scavare le preziose orchidee nel giardino del vicino, oppure mangiare i polli del contadino… un incidente sulle piste da scii dove accidentalmente investi qualcuno… incidenti della vita quotidiana o del tempo libero che determinano – spesso – fastidiose discussioni sulla responsabilità e sul pagamento dei danni (per questo motivo consigliamo sempre di abbinare delle garanzie di TUTELA LEGALE per una copertura completa).

Nella vita di tutti i giorni ci sono innumerevoli rischi a cui è esposto il patrimonio di una famiglia. Gli imprevisti quotidiani capitano, e possono infatti causare un danno economico a terzi i quali potranno rivalersi sull’attore dell’incidente… Se, da un lato, è impossibile tornare indietro nel tempo e rimettere a posto ciò che è ormai rotto, dall’altro si può giocare d’anticipo con uno strumento che tutela sé stessi e la propria famiglia (amici a 4 zampe compresi) dalle conseguenze economiche di questi disguidi. Vediamo meglio di cosa si tratta.

COSA COPRE?

  • i danni riguardanti le attività del tempo libero e quelli derivanti da fatti illeciti o dolosi dei figli minori, in tutto il mondo;
  • i danni da spargimento d’acqua e quelli derivanti dalla conduzione dell’abitazione e delle relative pertinenze, impianti, giardini e attrezzature;
  • i danni derivanti dalla proprietà, dal possesso, dall’uso e dalla custodia di animali domestici o da sella;
  • i danni causati a Terzi dai figli minorenni per la guida di autoveicoli all’insaputa dei genitori;
  • i danni causati a Terzi dalla proprietà, dal possesso, dall’uso di veicoli non soggetti all’obbligo di assicurazione (come la bicicletta);
  • i danni causati a Terzi dai prestatori di lavoro con regolare contratto di assunzione: collaboratori domestici, giardinieri, badanti, babysitter, ecc;
  • i danni causati a Terzi dall’incendio, scoppio o esplosione di beni dell’Assicurato (come p.e. del serbatoio o dell’impianto dei veicoli di proprietà, quando questi non sono considerati “in circolazione” e quindi si trovino in aree private o recintate).

Considerazioni finali

È importante ribadire che l’utilità di questo tipo di assicurazione è quella di trasferire un grosso rischio economico in capo ad una compagnia assicurativa, sicuramente più attrezzata di te nel fronteggiare richieste di risarcimento danni, soprattutto quelli di importi elevati, le più impattanti. Siccome è tra le polizze più economiche, consigliamo non solo di sottoscriverne una per vivere più sereno, ma anche di non limitarti al massimale di polizza più basso. Spesso i risarcimenti richiesti potrebbero essere superiori del previsto, e allora dovresti mettere di tasca tua la differenza. Ammesso che tu abbia la necessaria disponibilità economica, non crediamo sia il modo migliore di usarla… Sicuramente è meglio investire qualche euro in più e aumentare il massimale della copertura.

Normalmente la RC Terzi viene compresa come garanzia all’interno di un’altra assicurazione, come quella per l’immobile (caso simile della ”infortuni conducente” che è la base di partenza per una tutela H24 o tempo libero) la quale comprende solitamente coperture come INCENDIO, FURTO, Terremoto e alluvione, Difesa Legale, Assistenza. Leggi la nostra Faq per approfondimenti in merito la tutela della propria abitazione: CASA, PERCHÉ ASSICURARLA?

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