Come ogni assicurato sa, le assicurazioni auto hanno una durata annuale e una data di scadenza che viene indicata sul contratto di assicurazione.
Cosa succede alla scadenza? Domanda più che lecita vista l’abolizione del tacito rinnovo avvenuta nel 2012 ad opera del Governo Monti.
La normativa vigente ha previsto il cosiddetto periodo di comporto; quest’ultimo prevede che, alla scadenza della RCA, l’assicurato possa godere di copertura assicurativa per altri 15 giorni.
In sostanza, gli automobilisti che restano coinvolti in un sinistro stradale o che vengono trovati con la polizza auto scaduta, sono ancora coperti se il fatto avviene entro i 15 giorni dalla scadenza della RCA previsti dalla legge. Ma come funziona il periodo di comporto?
La normativa che regola il periodo di comporto nelle assicurazioni auto è il Codice Civile. Per la precisione l’art. 1901 dal titolo “Mancato pagamento del premio”, recita:
“Se il contraente non paga il premio o la prima rata di premio stabilita dal contratto, l’assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto. Se alle scadenze convenute il contraente non paga i premi successivi, l’assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza. Nelle ipotesi previste dai due commi precedenti il contratto è risoluto di diritto se l’assicuratore, nel termine di sei mesi dal giorno in cui il premio o la rata sono scaduti, non agisce per la riscossione; l’assicuratore ha diritto soltanto al pagamento del premio relativo al periodo di assicurazione in corso e al rimborso delle spese. La presente norma non si applica alle assicurazioni sulla vita”.
In sostanza, in caso di incidente stradale a polizza auto scaduta, se il fatto avviene entro la mezzanotte del 15° giorno dal giorno della scadenza e l’assicurato è in regola con il pagamento del premio assicurativo, la compagnia di assicurazione è tenuta a risarcire il danno.
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, se la polizza auto è scaduta perché abbiamo deciso di non rinnovarla o di passare ad un’altra compagnia di assicurazione, si ha diritto a una copertura di ulteriori 15 giorni dalla data di scadenza della RCA. Entro questo periodo di tolleranza l’assicurato è quindi in regola con il Codice della Strada. Nel caso in cui venga fermato dalle forze dell’ordine non rischia nessuna multa. Nel caso di sinistro stradale si ha diritto al risarcimento da parte della compagnia di assicurazione. Il periodo di comporto vale sia per le assicurazioni annuali che per quelle semestrali. L’unico prerequisito per poter usufruire di questo periodo di tolleranza è essere in regola con il pagamento del premio assicurativo. Ricordiamo infine che il periodo di comporto vale solo per l’assicurazione responsabilità civile e non per le eventuali garanzie accessorie incluse nella polizza.
Trascorsi i 15 giorni invece cosa succede? Quali sanzioni rischia chi circola senza assicurazione auto? Vediamolo nel dettaglio:
In seguito all’abolizione del tacito rinnovo nel 2012, disdire la propria polizza auto e passare ad un’altra compagnia di assicurazione, è diventato certamente più facile. Per quanto riguarda la procedura di disdetta della RCA, ogni compagnia stabilisce un iter specifico che viene indicato nel contratto di assicurazione. In linea generale, la pratica più comune prevede l’invio da parte della compagnia di una proposta di rinnovo che può essere accettata o rifiutata da parte dell’assicurato. A parte questo, visto che il decreto Sviluppo Bis emanato nel 2012, ha abolito il tacito rinnovo, per disdire la polizza auto le compagnie di assicurazione non richiedono più una comunicazione: per annullare il contratto con la propria RCA è sufficiente quindi far scadere la polizza attiva.